Il vincolo sportivo: estensione dell’applicabilità dell’istituto e potenzialità afflittiva nei procedimenti disciplinari sportivi

Abstract

Il contatto diretto delle atlete o degli atleti al fine di cooptarne le prestazioni verso il proprio sodalizio non è l’unica condotta che può evocarsi come “violazione del vincolo sportivo”: ve ne sono altre che, pur generiche, ed in buona fede, che possono costituire l’oggetto di un procedimento disciplinare, quali la presentazione di semplice progetto educativo e sportivo nel contesto territoriale limitrofo.
La pronuncia in commento traccia un limite alla potenzialità applicativa dell’istituto: vi è violazione dei doveri di fedeltà e probità sportiva allorquando l’esercizio di una libera manifestazione del pensiero e della progettualità sportiva è scevra da intenti di illecita cooptazione diretta, ed esercitata, piuttosto, in modo generale ed indeterminato ad una serie di soggetti potenzialmente raggiungibili.


Abstract

The direct contact of athletes or athletes in order to co-opt their performance towards their association is not the only behaviour that can be claimed as a “violation of the sporting constraint”. There are others behaviur that can be the subject of disciplinary proceedings, although if they are acted in generic way and without illegal intentions, such as the presentation of a simple educational and sports project in the neighboring territorial context.
The decision traces a limit to the application potential of the institute. There is violation of the duties of fair when there is freedom of speech and a competitions is planned without intentions of illicit co-optation, and the event is projected, in a general and indeterminate way.


Keywords: Sporting constraint, Advertising, Alternative sporting events, Disciplinary procedure, Freedom of speech